Ice-climbing

Con l’avvento della piolet-traction all’inizio degli anni ’80 il mondo dell’alpinismo si rivolse alle cascate. Il territorio di Balme ricco di cascate d’acqua, con il freddo dell’inverno diventa territorio di esplorazione sistematica da parte di uno dei “ghiacciatori” più forti della storia italiana: Giancarlo Grassi.

Mentre le vie sulle pareti delle montagne hanno subito drastici cambiamenti in seguito alle variazioni climatiche, le cascate si ripropongono, temperature permettendo, ciclicamente ogni inverno: questo è il “giardino di cristallo” di Balme. Si parte dal Vallone del Paschiet dove si trovano le cascate del Pontàt, ottima palestra per approcciare il mondo del cascatismo, per risalire la vallata fino al Pian della Mussa dove troviamo un “circo” che comprende più di una ventina di cascate.

Lo spettacolo che offre la testata di valle all’alpinista è notevole, un susseguirsi di colate ghiacciate, che sono tra le più difficili in Piemonte. Ma c’è di più: spesso le grandi montagne che chiudono la testata della valle in determinate condizioni ambientali mutano fisionomia: appaiono allora couloir di ghiaccio, dai notevoli dislivelli, a rievocare un alpinismo invernale più classico. Questo è il “giardino di cristallo” di Balme che offre all’appassionato complessivamente una trentina di itinerari, di difficoltà e lunghezza varie, che soddisfano tutti i “palati”.