Arrampicare a Balme

Da alcuni decenni Balme si propone anche come importante sito di arrampicata offrendo vie attrezzate di varia lunghezza e difficoltà per la piena soddisfazione sia di chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’arrampicata sia per chi si cimenta sui gradi più impegnativi.

La falesia del Ginevrè, che si raggiunge in una quindicina di minuti dal capoluogo, presenta una settantina di mono – tiri di difficoltà classica, con una prima parte dedicata a bambini e ragazzini che provano i primi passi sulla roccia.
Tutti i vari mono-tiri sono concatenabili tra di loro tali da poter raggiungere uno sviluppo di circa 200 metri.

Completamente esposta a sud la falesia del Ginevrè è sita in un ambiente molto suggestivo, con un panorama che spazia su tutte le montagne della Valle e con la compagnia quasi costante degli stambecchi che curiosano, con una certa aria di sufficienza, le incertezze degli scalatori.

Aggirato il muro paravalanghe, situato sul bordo orientale della palestra, si prosegue lungo traccia di sentiero alla volta della grande muraglia rocciosa che sta di fronte e che si presenta come Contrafforte Sud dell’Uja di Mondrone.
Su questa parete, negli ultimi tempi, sono state tracciate una decina di vie che variano dalle 7 alle 10 lunghezze di corda e che vanno dal 4° grado al 6a/6b.
Alcune di queste, come la via Appiano, che prende il nome dal suo tracciatore e anche ideatore dello sviluppo delle altre vie della parete, e la via Adriana che attraversa alcune belle placche all’estremità orientale della bastionata rocciosa, sono tra le più frequentate sia per la bellezza della via in sé sia per la spettacolarità dell’ambiente in cui si sviluppano.

Altri siti di arrampicata si trovano anche al Pian della Mussa in località Rocca Venoni dove si possono trovare passaggi con difficoltà fino all’8a oppure, in zona più isolata, la Parete della Precessione e nei pressi dell’ultimo tornante la Parete del Pilonetto: in particolare per questi due ultimi siti è necessario dotarsi di nuts, friends e/o chiodi.

Nella zona di fronte al Villaggio Albaron di Balme alcuni massi, di altezza massima intorno agli 8 metri, sono attrezzati a spit e rappresentano un’ottima alternativa per chi avesse poco tempo a disposizione per un po’ di allenamento. Sempre nella stessa zona, leggermente più a monte, un notevole agglomerato di massi di grandi dimensioni sta attirando parecchi appassionati della pratica del Boulder che, muniti di magnesite e di multicolorati crash pad trovano in questo sito il terreno ideale per la pratica di questo sport emergente.

In conclusione, tutti coloro che al termine di una giornata di sana e sicura arrampicata, passata sia sui massi piuttosto che sulle vie di più tiri, avranno avuto modo di godere della bellezza del luogo, sapranno certamente riconoscere ed apprezzare ciò che è stato fatto con poche risorse ma con tanta buona volontà per ampliare questo magnifico terreno di gioco.

Arrampicata per bambini

Il Labirinto sotterraneo

Si tratta di un percorso avventuroso ed esplorativo ideale per un approccio dei bambini al mondo della roccia.Tra un alternarsi di zone d’ombra e di luce, si aprono spettacolari squarci panoramici che incorniciano ora una valle ora una montagna e che sono gli ingredienti giusti per chi vuole trascorrere una giornata diversa, abbinando attività fisica e curiosità fotografica.

Il cartello che indica l’inizio del percorso si trova sulla destra della strada provinciale prima di entrare nel capoluogo, in corrispondenza del ponte del villaggio Albaron. Il percorso si svolge all’interno di una estesa pietraia formata da imponenti massi che la natura ha assemblato in modo fantasioso e stupefacente, creando antri enormi, collegati da bui corridoi e passaggi esposti.

Seguire sempre scrupolosamente i bolli segnavia, perché solo in questo modo si può gustare completamente tutto ciò che questo cammino sopra e sotto i massi ci offre. L’itinerario nell’ambito del percorso tracciato non richiede attrezzatura alpinistica, per svolgerlo in totale sicurezza è però obbligatorio l’uso del casco e si consiglia anche l’impiego di guanti e di una pila. L’abbigliamento deve essere idoneo ad affrontare un percorso che presenta tratti angusti e tortuosi su pietre spigolose e taglienti. Il “viaggio” all’interno della pietraia è divertentissimo e inusuale. Alcuni passaggi sono veramente molto stretti e costringono a strisciare e contorcersi alquanto ma non sono mai eccessivamente lunghi. Una volta usciti sulla sommità di un grande masso, per iniziare la discesa occorre seguire i segni rossi triangolari che, con tracciato esterno alla pietraia, riportano al punto di partenza.