“Un territorio accessibile è uno dei presupposti essenziali della qualità della vita dei suoi abitanti, così come della qualità dell’esperienza di coloro che lo visitano. Un territorio accessibile è tale non solo se gli spazi e le infrastrutture sono conformi o rispettosi della legge, ma anche se risulta fruibile e quindi funzionale, efficiente e comodo da utilizzare.”

Escursionable

L’itinerario escursionistico e cicloescursionistico Escursionable (ESA) è così denominato perché è stato concepito per poter essere accessibile da parte di persone con disabilità o con esigenze particolari. Questo obiettivo si è reso possibile sfruttando la morfologia del terreno e l’esistenza di una pista forestale che ha permesso, con interventi puntuali e mai invasivi, di ottenere diversi livelli di fruibilità agevolata per le varie sezioni del tracciato. Il percorso si estende attorno al centro abitato del Comune di Balme toccando alcune borgate e un piccolo alpeggio.

Il tracciato, sempre ampio e ben mantenuto, permette la percorribilità a piedi o in mountain bike senza richiedere particolare allenamento né particolari attrezzature, ad eccezione del periodo invernale quando, in presenza di neve, è indispensabile l’uso delle racchette da neve. È un percorso piacevole in ogni periodo dell’anno poiché offre la possibilità di vivere il pieno contatto con l’ambiente e la fauna selvatica alpini che variano con il susseguirsi delle stagioni. Le famiglie, i gruppi di ragazzi, le scolaresche e le persone con particolari esigenze o difficoltà, anche grazie all’utilizzo di joelettes, possono trovare in questo itinerario un luogo perfetto per vivere un’esperienza escursionistica completa e alla portata di tutti. Nel prossimo futuro sono previsti ulteriori lavori per infrastrutturare ulteriormente il percorso arricchendolo con installazioni per aumentare le esperienze ai fruitori.
Nel tempo Escursionable potrebbe diventare un laboratorio per collaudare nuove proposte in tema di accessibilità escursionistica

Il percorso Sport & Natura Ala – Balme

Bella escursione, adatta a tutti e in tutte le stagioni, che unisce i due comuni con un percorso facile, prevalentemente a bordo fiume, immerso nella natura tra boschi e prati. Un modo piacevole di trascorrere un’intera giornata all’aperto prevedendo il rientro con i mezzi pubblici in serata.

Questo percorso è la prosecuzione dell’itinerario Escursionable che dal Villaggio Albaron prosegue in discesa per raggiungere il comune di Ala di Stura. Anche questo percorso è fruibile da joelette e pertanto idoneo a persone con difficoltà motorie. Passando dapprima in una faggeta si raggiunge la piana di Chialambertetto e quindi, dopo una serie di guadi sul torrente Stura, radure e boschetti si tocca la frazione di Molette per arrivare a Mondrone. Con una breve deviazione è possibile raggiungere la spettacolare “gorgia”. I boschi lasciano spazio ai pascoli e lungo la pista forestale si passa per i Tomà di Martassina; qui si attraversa nuovamente il torrente e si continua la discesa costeggiando il torrente.
Gli appassionati della pesca troveranno da questo ponte fino al ponte del Cresto la zona no kill della riserva di pesca “Alafishing Tre Ponti”; mentre oltre quest’ultimo fino al ponte della seggiovia la zona è kill. Nel resto del torrente, a monte ed a valle, la pesca è regolamentata dalla Regione Piemonte.

Al ponte del Cresto si riattraversa la Stura e dopo aver percorso l’ampia piana si raggiunge la frazione Villar di Ala di Stura, la parte più antica di questo comune.
A completamento della giornata è possibile seguire un insieme di itinerari tematici alla “scoperta del tempo antico”, quando il sole regolava le giornate dei valligiani e la tecnologia non esisteva ancora. Tra il capoluogo di Ala di Stura e le sue frazioni circostanti, si conta una delle più alte concentrazioni di affreschi e meridiane d’Italia e addirittura in Europa, circa 76 quadranti solari. Un viaggio alla scoperta delle testimonianze.

La pista Kind

Facile escursione “storica”, che permette di raggiungere, in ogni mese dell’anno, il Pian della Mussa lungo il percorso seguito da Adolfo Kind e Stefano Roiti nella prima escursione sciistica documentata in Italia, avvenuta nel dicembre 1896.
Risalire a lato dell’impianto di sci fino ad imboccare a dx l’ampia pista che porta nei pressi del pattinaggio e di Rocca SARI; alla dx si gode di interessanti scorci sull’abitato di Balme, sulla casaforte del Rucias (XVI sec) e sulla cascata della Gorgia.

A fianco della grande roccia, un cartello indica il grande muro a secco del trampolino di salto con gli sci degli anni ’30. Proseguendo, sulla dx è visibile il ponte in pietra di Bogone (XVIII sec): uno dei pochi ponti ad arco delle Valli di Lanzo sopravvissuti alle piene.

La pista sale fino ad un pianoro nei pressi dell’alpeggio del Castàs, oltre al quale, indicato da un cartello, si può vedere l’Altare Preistorico, una grande “roccia a coppelle” che presenta grandi cavità collegate da solchi, lavoro attribuito a pastori del neolitico. In breve si giunge ad un’antica cava di lose, lastre di pietra, usate per la copertura dei tetti. Superato infine due piloni votivi si giunge al Pian della Mussa in prossimità dell’agriturismo La Masinà. Seguendo il percorso della strada provinciale si può raggiungere il rifugio Città di Ciriè. La discesa avviene lungo lo stesso itinerario.

Il Pilone di San Pancrazio

Facile gita, percorribile anche in inverno con le racchette da neve, che permette di raggiungere questo pilone situato su un crinale in posizione dominante con vista mozzafiato su Balme. Seguendo la variante di discesa proposta sarà possibile ammirare numerose sculture in legno ad opera dell’Associazione “La Foresta di Sherwood”.

Raggiunta l’alpe Arbosetta dal parcheggio dell’impianto di sci o dalla frazione Frè dal percorso di Val Servin. Seguire la pista forestale che si addentra per poi risalire il vallone che porta all’ampia conca in vista dell’Alpe Comba; di qui seguire l’evidente sentiero, in leggera salita, che sulla dx punta al crinale dove si trova il Pilone di San Pancrazio.

La discesa avviene lungo lo stesso itinerario. Raggiunta nuovamente l’alpe Arbosetta è possibile deviare dal percorso di salita per compiere un’escursione ad anello. Svoltare a sinistra ed addentrarsi nel bosco passando ai piedi di una bastionata caratterizzata da evidenti striature e seguire la mulattiera fino a giungere ad un’altra vasca di cemento; a bordo sentiero sono visibili sculture in legno ad opera dell’Associazione “La Foresta di Sherwood”. Dalla vasca sulla sinistra, indicazioni Pian di Sarasin, è possibile, seguendo un sentiero che sale, deviare e raggiungere il detto piano dove si trovano tavolo e panche e godere di un bel panorama. Quindi proseguire sempre in discesa fino ad incontrare una larga pista sterrata, svoltare a dx e seguire la strada fino a sbucare sulla pista di sci in vista del piazzale di partenza.