Le lunghe vie

Paularo è attraversato da alcune lunghe vie, di rilevanza locale, nazionale e internazionale.

L’Alta Via d’Incarojo ha il suo centro principale a Paularo. Realizzata dai soci del CAI, è stata inaugurata nell’estate 1983. Unisce i sentieri che percorrono la dorsale spartiacque tra la Val d’Incarojo e la Val Aupa, permettendo di scoprire gli aspetti più caratteristici di questa zona delle Alpi Carniche.
È un percorso ad anello per Escursionisti Esperti (EE), con partenza dalla Fraz. di Dierico sul sent. CAI 437b. Percorribile in due tappe, bivaccando a Casera Turriee (1.555 m). Possibilità di raggiungere diverse cime come il Monte Sernio (2.187 m), il Monte Cullar o Chiaf da l’Omp (1.764 m), l’anticima del
Monte Salinchieit (1.857 m), il Monte Zermula (2.143 m). Discesa per il Cul di Creta e Malga Zermula fino Paularo (sent. CAI 442) oppure, attraverso Clap di Milia, Ravinis e Paularo.

La Traversata carnica, chiamata anche “Via della Pace”, parte da San Candido in Trentino Alto Adige, attraversa le montagne venete e arriva a Tarvisio seguendo tutto l’arco delle Alpi Carniche e Alpi Giulie a cavallo del confine con l’Austria, per una lunghezza totale di ca. 180 km. Percorribile in 6-9 tappe in ambiente d’alta montagna tipicamente escursionistico (E), dove elevate e solitarie creste, prevalentemente erbose, offrono splendide traversate. Lungo gli itinerari si può incontrare e percorrere quanto rimane dell’ingente rete di mulattiere, sentieri e camminamenti della Prima Guerra Mondiale. Il percorso nel tratto Passo Pramosio (sent. CAI 448) e Sella di Val Dolce, attraversa i percorsi di guerra della Cuestalta, Creta Rossa, Casera Pecol di Chiaula Alta, Casera Lodin Alta, Casera Val Puartis, Passo Meledis, Casera Cordin Grande e Creta di Lanza. Lungo il sent. CAI 448, si raggiunge il Rifugio Fabiani (1.539 m), dove trovare ristoro e possibilità di pernottamento. Altro punto di appoggio è il Bivacco Ernesto Lomasti (1.920 m) presso la Sella di Aip (sent. CAI 403 o 440 da Cason di Lanza).

Il Sentiero Italia si sviluppa lungo l’intera dorsale appenninica, isole comprese, e sul versante meridionale delle Alpi. Ideato nel 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti, riuniti poi nell’Associazione Sentiero Italia, l’itinerario è stato fatto proprio dal CAI nel 1990. Grazie all’indispensabile contributo delle sue Sezioni, il Sentiero Italia venne inaugurato nel 1995 con la grande manifestazione organizzata dal CAI “Camminaitalia 95”, ripetuta poi nel 1999 assieme all’Associazione Nazionale Alpini (ANA). Il concatenamento di sentieri che formano il Sentiero Italia attualmente è quasi completamente segnalato con i colori bianco e rosso e la dicitura “S.I.”. Segue parte della Catena Carnica Principale, incontra il bivacco Ernesto Lomasti e il punto di accoglienza ufficiale SICAI, presso il Rifugio Pietro Fabiani.

È una rete di 5 itinerari escursionistici attraverso gli otto Paesi dell’arco alpino che si snoda in oltre 5000 km e 342 tappe giornaliere. La Via Alpina è riconosciuta dalla Convenzione delle Alpi quale concreto contributo allo sviluppo del turismo sostenibile.
Due sono gli itinerari che lambiscono il territorio di Paularo: la Via Alpina Rossa, lungo il confine carinziano (che coincide sostanzialmente con la Traversata Carnica), e quella Gialla, che collega Trieste con Monaco di Baviera. Il percorso Giallo si collega con quello Rosso con una variante dal Bivacco del Mestri (sent. CAI 437), scendendo in paese a Paularo per una sosta o seguendo l’Alta Via d’Incarojo verso Cason di Lanza (sent. CAI 435). Da qui si può proseguire verso la Via Alpina Rossa: Sentiero Italia CAI, Alta Via Carnica, direzione Rifugio Fabiani.