Monte Punta - 1952 metri

Dislivello 920/630 m, 3/2 ore, facile

Si raggiunge dall’abitato di Casal (1028 m) in versante sud, oppure -più brevemente dal Passo Tamài (nord), partendo da Pian del For (1329 m, Zoppè) o dal villaggio di Costa (1425 m). Dal Tamài si può anche salire, in direzione opposta, al Sass de Formedàl (2020 m, ore 1), balcone panoramico sul Pelmo.

È “l’ombelico” di Zoldo, e da esso si gode un panorama circolare sui monti della valle.

Triol del Camillo - 1100 metri

Dislivello 250 m, ore 2, facile

Facile e breve sentiero naturalistico sulle pendici del Castelàz, fattibile anche in primavera, data la bassa quota e l’esposizione al sole (nel bosco il primo tratto).

Interessanti cartelli lungo il percorso descrivono le specie vegetali presenti.

Sasso Di Bosconero - 2468 metri

Dislivello 1650 m, 7 ore, facile

È la cima più elevata del gruppo del Bosconero e si raggiunge sul versante meridionale, che digrada con bancate rocciose e ghiaioni, priva di passaggi di arrampicata. Il dislivello dal fondovalle è però notevole, e conviene spezzare la salita pernottando al rifugio Casèra di Bosconero.

Dalla cima si gode un ampio panorama sulle Dolomiti orientali e sulle Prealpi Bellunesi.

Porta Della Serra - 2100 metri circa

Dislivello 1470 m, ore 5, facile ma lungo

La lunga e monotona salita nel bosco per la strada dai Casoni (629 m, sr 251) fino a Pian Grand (1271 m), viene ampiamente ripagata dalla impressionante vista sul Canale del Maè dalle Pale di Còleghe.

Suggestiva inquadratura sulla Val di Zoldo dalla Porta della Serra.

Pramper e Pramperet - 1857 metri

Dislivello 330/750 m, ore 1/3, facile

La strada della Val Prampèr, percorribile in auto fino a Pian de la Fopa (1210 m), è una comoda via di accesso al settore nord orientale del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Da lì si prosegue per Malga Prampèr (navette in stagione) e quindi si può salire al Pramperèt o a Forcella Moschesin.

Ambiente molto aperto e solatio.

Giro del Gruppo Pramper-Mezzodì

Dislivello 1300 m, 10 ore, impegnativo

Lungo itinerario di grande soddisfazione. Abbastanza frequentato da Pian de la Fòpa al Rifugio Pramperét, ma solitario e selvaggio nell’aggiramento orientale del gruppo.

Grande varietà di ambienti naturali, ricca la fioritura, insolita la prospettiva sul gruppo Bosconero-Serra.

Castello di Moschesin - 2499 metri

Dislivello 1200 m, 6 ore, facili passaggi di arrampicata

L’accesso a Forcella Larga dalla Val Prampèr è ostico e non segnato, anche se evidente; in caso di dubbi conviene salire dal Vant de le Forzèle.

La cima delimita a ovest la testata della Val Prampèr, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ed è un balcone sulla valle di Àgordo, sulle Dolomiti a oriente del Cordévole, le Cime
di Prampèr e Spiz di Mezzodì.

Tamer Grande - 2547 metri

Dislivello 950 m, ore 5, difficoltà alpinistiche elementari

La Porta dei Tàmer separa il sottogruppo del San Sebastiano da quello dei Tàmer e da essa una cengia ascendente intaglia la parete ovest del Tàmer Piccolo e permette di salire con qualche facile passaggio di arrampicata il Tàmer Grande.

Bellissima gita con difficoltà alpinistiche elementari

Giro di Tamer-San Sebastiano

Dislivello 800 m, 10 ore, lungo

Dal Passo Duràn (1601 m) si segue un tratto dell’Anello Zoldano sul versante orientale del monte, si sale a Forcella Moschesìn (1990 m ca) e si ritorna al Passo Duràn sul versante occidentale (Alta Via delle Dolomiti n.1).

Percorso lungo, con numerosi saliscendi, ma in ambiente molto vario e piacevole.

Vant di Moiazza - 2100 metri Circa

Dislivello 800 m, ore 2.30, facile

Interessante il percorso di salita che passa per la cascata di Moiazza, intrigante la visita dei “labirinti” nelle Fratture dei Scalet. Proseguendo per il Sentiero Angelini (nord) si scavalcano le insidiose Crèpe di Moiazzetta, in ambiente solitario, e si scende in Val de la Grava.

Uno dei più bei vant dei monti di Zoldo, ricco di fioriture, di solchi glaciali e di fenomeni carsici.

Le iscrizioni Romane - 1792 metri

Dislivello 100 m, 1 ora, facile

Gli antichi romani lasciarono testimonianza della loro presenza in queste regioni sulle pendici settentrionali della Civetta, dove segnarono i confini tra le provincie di Belunum e Iulium Carnicum. Una di queste scritte è incisa sulle rocce accanto ai ruderi di Casèra Righess, in Val delle Ziolère (1792 m), e si raggiunge da Malga Pioda (1815 m).

Testimonianze della vita degli antichi romani

Cima Coldai - 2403 metri

Dislivello 870 m, 3 ore, facile

Una facile escursione porta in ambiente di alta montagna, al rifugio Coldài e all’omonimo laghetto glaciale. Dal rifugio si può salire a Cima Coldai, appendice settentrionale della Civetta, superando un ultimo tratto che richiede attenzione.

Ampio panorama sulla Val di Zoldo e fino alle Alpi austriache, impressionante prospettiva sulla parete nord-ovest della Civetta, sul sottostante laghetto Coldài e, 1500 metri più in basso, sulla Val Cordévole e il lago di Àlleghe.

Monte Civetta - 3220 metri

Dislivello 1600 m, 10 ore, molto impegnativo

Grandioso il panorama dalla cima. Gradita la presenza del rifugio Torrani poco sotto la vetta, nel quale vale la pena fermarsi a pernottare, per godere uno dei più bei tramonti che le Dolomiti possano offrire. L’attacco (2350 m) si può raggiungere dal rifugio Coldài (2132 m) con il Sentiero Tivàn, oppure dalla Grava (1627 m) dove si può giungere in auto da loc. Le Vare (sp 347).

La via normale di salita ricalca la via dei primi salitori lungo il vallone orientale ed è in gran parte attrezzata.

Spiz De Zuel - 2033 metri

Dislivello 400 m, 1 ora, facile

Si raggiunge per una comoda strada di origine militare dalla Casèra della Grava (1627 m), in ambiente aperto di pascolo (trincee sulla cima). Possibile l’avvistamento di cervi e caprioli.

Cima panoramica, con punto di vista prvilegiato sul versante est della Civetta.

Le impronte dei dinosauri 2050 metri

Dislivello 250 m, 1 ora e 15 min, facile

Dal Passo Staulanza (1766 m) seguendo il sentiero dell’Alta Via n 1 si raggiunge la base del Pelmetto, dove una deviazione segnalata) porta a un grande masso in cui sono impresse un centinaio di impronte di dinosauri che risalgono al Trias Superiore, attribuibili a rettili bipedi alti da 80cm a 3 m (dinosauri Ornitischi, Coelurosauri e Prosauropodi).

Escursione poco faticosa (salvo il ripido tratto finale su ghiaie instabili).